Stati Uniti,
seconda metà dell’Ottocento.
Gli Stati
Uniti, paese d’origine dell’inventore Fowler, durante tutto l’Ottocento sono
protagonisti di una straordinaria espansione territoriale, demografica ed
economica. Nacquero nuove città sulla costa occidentale e quelle già esistenti
su quella orientale come, New York, Boston, Washington e Filadelfia divennero
delle vere metropoli industrializzate, simili alle città del vecchio continente
come, Londra, Parigi, Liverpool o Manchester.
Soprattutto
la crescita economica degli Usa in questi anni sarà sorprendente. Attraverso la
colonizzazione di nuovi territori con l’apertura di nuovi spazi per la
coltivazione, soprattutto di grano e cotone, e all’industrializzazione delle
città, portarono il nuovo mondo dall’essere una colonia inglese ad essere, dopo
la prima guerra mondiale, insieme all'Inghilterra nazione guida dell'economia-mondo.
Gli
Stati Uniti si pongono all’avanguardia anche per quanto riguarda il progresso
tecnologico . Ad esempio l’agricoltura
americana, a causa dell’alto costo della manodopera e della vastità delle
aziende, si dimostra molto più pronta di quella europea ad adottare i nuovi
strumenti meccanici. In questi anni avremo anche un notevole miglioramento nei
trasporti e nelle strade, essendo le distanze, a differenza di quelle europee,
molto più grandi. Vennero costruite nuove linee ferroviarie che collegavano le
grandi città, come la linea Chicago-New York, per il trasporto di grano, o
nuove linee verso gli stati del sud, per il trasporto del cotone.
Nella
metà dell’Ottocento i settori chiave dell’industrializzazione sono quello
tessile, del cuoio, del ferro e dei macchinari. Soprattutto attraverso la forte
crescita nella coltivazione del cotone, stimolarono la nazione nella produzione
di macchinari come filatoi e telai. Come anche la costruzione
di una rete ferroviaria gioca un ruolo fondamentale perché stimola la
produzione siderurgica e meccanica.
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